Come organizzare un viaggio romantico ?

Organizzare un viaggio romantico richiede attenzione ai dettagli e la considerazione dei gusti e degli interessi di entrambi i partner. Segui questi passaggi per pianificare un viaggio romantico indimenticabile:

  1. Scelta della destinazione: Scegliete insieme una destinazione che abbia un significato speciale per entrambi o che sia in linea con i vostri interessi comuni. Potreste optare per una città romantica, una località balneare, una destinazione esotica o una località di montagna.
  2. Tempistica del viaggio: Decidete le date del viaggio in modo da poter organizzare le ferie o i giorni liberi dal lavoro. Assicuratevi di prenotare con largo anticipo, specialmente se state viaggiando durante periodi di alta stagione o eventi speciali.
  3. Pianificazione del budget: Stabilite un budget per il viaggio e considerate tutte le spese, tra cui voli, alloggio, trasporti, cibo, attività e souvenir. Assicuratevi di tenere conto delle vostre possibilità finanziarie e cercate di rimanere all’interno del budget preventivato.
  4. Scelta dell’alloggio: Scegliete un hotel o un’altra forma di alloggio che abbia un’atmosfera romantica. Potreste optare per un lussuoso hotel boutique, una villa con vista panoramica, una cabina isolata nella natura o un accogliente bed & breakfast.
  5. Pianificazione delle attività: Create un elenco di attività romantiche da fare durante il viaggio. Queste potrebbero includere cene a lume di candela, passeggiate romantiche, gite in barca, escursioni, visite a siti storici o culturali, degustazioni di vini, massaggi rilassanti e altro ancora.
  6. Sorprese romantiche: Pianificate delle sorprese speciali per il vostro partner durante il viaggio, come regali romantici, lettere d’amore, o attività inaspettate che saranno gradite.
  7. Notti passionali ed erotiche: concedetevi del tempo per stare assieme anche sotto le coperte, magari cominciate a leggere assieme racconti erotici piccanti per stimolare la vostra fantasia sessuale.
  8. Momenti di relax: Assicuratevi di includere momenti di relax durante il viaggio, come momenti di spa, tempo per rilassarsi in una piscina o per godersi la spiaggia.
  9. Documenti e prenotazioni: Assicuratevi di avere tutti i documenti di viaggio necessari, come passaporti, visti o carte d’identità, a seconda della destinazione scelta. Prenotate voli, alloggi e attività con largo anticipo per evitare sorprese dell’ultimo minuto.
  10. Fotografie: Portate con voi una fotocamera per catturare i momenti speciali del viaggio insieme.
  11. Lasciate spazio per la spontaneità: Non pianificate ogni singolo momento del viaggio. Lasciate spazio per la spontaneità e per seguire il flusso delle emozioni e delle attività che si presentano durante il viaggio.

Ricorda che l’obiettivo principale di un viaggio romantico è trascorrere del tempo di qualità insieme, condividere esperienze memorabili e rafforzare il vostro legame affettivo. Siate aperti alle sorprese e alle nuove esperienze, e godetevi ogni istante del vostro viaggio romantico.

13 sotto il lenzuolo, di Giuliano Pavone

Colpisce subito in questo secondo romanzo di Giuliano Pavone la crescita della scrittura. E mentre ne L’eroe dei due mari (di cui è appena uscita la versione graphic novel) che c’era piaciuto per freschezza e originalità, la scrittura avrebbe necessitato qua e là di qualche sfrondamento, in 13 sotto il lenzuolo non c’è una parola di troppo e la lettura fila via senza intoppi.

La storia è ambientata negli anni Ottanta, anzi a volere essere precisi nel 1982, all’indomani dei mitici Mundial che ha visto l’Italia calcistica e non solo gioire all’unisono come non è mai più accaduto. Il protagonista è un giovane universitario di belle speranze che, un po’ per sopperire alle necessità economiche della famiglia (nobile, ma caduta in disgrazia) un po’ per non annoiarsi troppo, accetta di lavorare come factotum all’Hotel Paradise di Sprusciano proprio mentre stanno per iniziare le riprese di un film, una di quelle commedie sexy di serie b che avevano imperversato negli anni Settanta, ma che stavano avviandosi al giusto declino.

Tra i protagonisti del film il mitico Lino Banfi, campione di incassi del genere, anche se si intravede sul set una sola volta, e Morena Dani, affascinante stellina in caduta libera di cui il nostro protagonista dal nome altisonante, Federico Nugnes Peluso, si invaghisce. E per conquistarla, insieme all’amico Donato, si inventa un 13 al Totocalcio…

L’inizio è scoppiettante come un Ape car:

“Il sud è un Ape car. Un trerrote. Avanza, sballonzola, sbuffa. Fa pena, fa simpatia, fa ridere. Meticcio e inadeguato: manubrio e meccanica da motorino; telaio obeso, sgraziato, eccessivo. Grosso ma incompiuto, incongruo, asimmetrico. Tre ruote: troppo o troppo poco, vorrei ma non posso, potrei ma non oso.”

Federico torna nel paese natio, Sprusciano, e subito riprende tutte le cattive abitudini che gli studi e il soggiorno milanese non riescono a cancellare:

“E gli avere tornavano tenere. E le g tornavano c: non più cagare ma cacare, non più figo ma fico, e il fico era solo un albero con le foglie a forma di pudenda adamitiche e i frutti che proprio in quel periodo splendevano al sole, verdi o neri, pieni, appiccicosi e sensuali. […] E si ammorbidiva anche il mio senso critico. ”

Il romanzo è costellato di immagini efficaci che sottolineano, in fin dei conti, un unico aspetto: la perdita delle illusioni e dell’incanto. Come quando descrive il circo con “gli occhi di un bambino con un anno di troppo” e in quella descrizione non possiamo fare ameno di riconoscere la stessa sensazione di impotenza:

“Un’estate lo vedi andar via e hai le lacrime agli occhi sopraffatto da quel serraglio esotico e irresistibile: pagliacci esilaranti, fiere salgariane, acrobate che ti turbano anche se non sai bene perché. Un anno dopo sono di nuovo lì ma non sembrano gli stessi: i clown sono tristi ma senza poesie. Le bestie si muovono meccaniche, prive di volontà e dignità. Le acrobate ti turbano ancora ma in modo diverso, decadente come i loro culi grossi nel costumi di strass. E poi, la rassegnazione monocorde del presentatore, la malinconia senza fondo negli occhi acquosi dell’ippopotamo. La fine dell’infanzia è una manata distratta sull’anello della messa a fuoco: il sogno si fa nebuloso, dietro prende corpo l’impalcatura che dovrebbe tenerlo su. Del tendone non vedi più le stelle, solo la polvere. E la puzza che, come polvere, ammanta tutto di realtà”.

E lo stesso discorso vale per il cinema che perde un po’ della sua magia una volta visto da vicino e per la città svelata nel suo squallore dalla “luce tenue e spietata del dopo temporale”.

Giuliano Pavone ci racconta, in maniera leggiadra ma non priva di spunti di riflessione, un’Italia che non c’è più. Un’Italia che sapeva divertirsi e ridere di se stessa, un Italia che avvertiva un forte rumore di sottofondo senza comprenderne la natura: “Era l’eco del mondo. Il Libano, le Falkland, Calvi impiccato, Dalla Chiesa crivellato”.

C’è anche molta malinconia in queste pagine, come quando si descrive l’ultimo bagno di mare (“e da quanto è bello capisci che l’ultimo”) e il viaggio di notte in cuccetta con la “luce che si spegne ma resta sempre un poco accesa, e quella piccola, per leggere, minuscola plafoniera ingiallita con gli insetti morti dentro…”

Tutto il romanzo è puntellato di riferimenti a canzoni anni Ottanta (per entrare meglio nel clima di quegli anni) e miscelato di riflessioni amare sul come nella tradizione della migliore Commedia all’Italiana, quella di Risi e Monicelli, ma anche di Virzì e Soldini (non di Vanzina ed emuli).

L’ultimo capitolo ci svela, trentanni dopo, l’epilogo della storia, ed è come risvegliarsi dal torpore precipitando nel presente, dimenticando velocemente i sogni della notte per scoprire che tutto è cambiato ma che in fondo la sostanza delle cose è la stessa. L’Italia è forse un po’ cresciuta, sicuramente meno ingenua, ma continua a bearsi del suo essere spregiudicata e un po’ cafona e a nutrirsi di falsi miti come in un racconto erotico (ieri il totocalcio e la fenech, oggi le scommesse on line e belen).

Colori e profumi della Costiera Amalfitana

L’Italia è un meraviglioso scrigno di paesaggi incastonati come pietre preziose su un territorio in cui si susseguono distese trasparenti di mare cristallino e sinuose montagne. Tra questi meravigliosi sfondi paesaggistici si distingue la meraviglia della Costiera Amalfitana, un tratto di costa in Campania che raduna piccoli caratteristici paesi che profumano di mare e di fiori, in un delizioso intrico di vicoletti e viuzze che rimandano a un passato ancora presente nelle tradizioni gelosamente custodite come dice un famoso autore italiano in uno dei suoi celebri racconti erotici

. Grappoli di case arroccate sulle alture che digradano dolcemente verso il mare trasparente oppure lievemente imbiancato, d’inverno, dall’accavallarsi delle onde in tempesta.
Un tour tra i paesi Costiera Amalfitana permette di catturare l’incanto di luoghi rimasti intatti nel tempo, in una sorta di atavica comunione con una natura baciata dai sole che manifesta la sua bellezza attraverso una rigogliosa vegetazione.
Amalfi , antica Repubblica Marinara, conserva ancora le vestigia dell’antica grandezza racchiusa tra le mura. Il duomo di Sant’Andrea Apostolo sembra quasi aprire le sue porte in una sorta di abbraccio architettonico che accoglie i fedeli. Proseguendo il nostro viaggio all’interno della Costiera, rimarremo veramente stupefatti di fronte alla magnificenza delle ville di Positano e Ravello.

A Positano la luce del sole crea fantastici intrecci cromatici e il bagliore dell’oro si fonde con la delicatezza preziosa delle tinte pastello che danno quasi la percezione della materia che si liquefà, fino a diventare fluttuante e a fondersi con le sfumature cangianti del mare. L’ex villa di Zeffirelli, acquistata da diversi personaggi, è rimasta immutata nella sua bellezza, immersa in una cornice paesaggistica meravigliosa.

Per finire, lasciamoci pervadere dalla suggestiva emozione di inoltrarci nel cuore di Vietri sul Mare, luogo dove il verde del mare è diventato il simbolo della produzione della ceramica, in cui dominano vari stili, come il barocco napoletano. Un paesaggio in cui sole e acqua si incontrano in un trionfo di luce purissima che sembra rubata al fulgore abbagliante dei diamanti. Non resta che lasciarsi avvolgere dalla magia di questi luoghi incantati, gustando un ottimo limoncello, che conserva il profumo e il sapore di una terra calda e generosa.

I clienti abituali delle trans chi sono e perchè?

La crescente attrazione di molti uomini per le transessuali è ormai sotto gli occhi di tutti. Basta solamente dare un rapido sguardo a qualunque tipo di sito o piattaforma che tratti di annunci incontri per comprendere come questa tendenza sia ormai piuttosto comune. Che si tratti di una semplice fantasia recondita, di un’esperienza occasionale o di una vera e propria abitudine, sempre molti più uomini sembrano voler rinunciare alle prostitute “tradizionali” per provare questa nuova esperienza.

Ma chi sono i clienti abituali delle trans e perché queste vengono spesso preferite alle donne? Rispondere a una domanda di questo genere non è facile, visto che esistono vari fattori che possono spingere un uomo verso tale direzione.

Perché le trans sono così ricercate dagli uomini?

Tracciare un profilo preciso riguardo i clienti abituali delle trans non è facile. Nonostante molto spesso si pensi che tale tendenza sia legata a una latente omosessualità, non è per niente così. In molte occasioni infatti la trans risulta essere molto più sensuale di una donna… nonostante rimanga innegabilmente in gioco una evidente componente maschile. Labbra e seno rifatto, trucco massiccio e caratteristiche femminili spesso enfatizzate vanno a solleticare l’immaginario di “femminilità”, catturando l’attenzione degli uomini.

Un altro fattore importante è che, una trans, conoscendo in qualche modo da vicino la natura dell’uomo in quanto maschio, riesce con più facilità a soddisfare maggiormente i suoi desideri sessuali. Prendendo per esempio il sesso orale, chi ha frequentato una trans afferma nella maggior parte dei casi che l’esperienza provata è decisamente più intensa e soddisfacente di quanto ottenuto con una donna.

L’identikit dei clienti abituali delle trans

Essendovi diversi fattori scatenanti che spingono un uomo nel scegliere una trans rispetto a una donna, un ipotetico identikit non è così facile da assemblare. Spesso si tratta di uomini con un elevato stato sociale, manager o comunque estremamente benestanti. La loro vita apparentemente normale, dettata da ritmi elevatissimi e stressanti, a volte porta a un desiderio di trasgressione irrefrenabile.

Il rapporto tra trans e benestanti è sottolineato dal fatto che, le più avvenenti tra loro, possono chiedere cifre da capogiro per qualche ora della loro compagnia. Mogli poco disponibili o rapporti di coppia noiosi e costruiti di routine, sono altri fattori che possono convincere l’uomo a provare qualcosa di estremamente trasgressivo e fuori dalle righe.

Tra i clienti non vi sono solo uomini…

Infine, anche se abbiamo parlato sinora solamente di uomini, va anche detto che tra i clienti abituali delle trans figurano anche coppie o donne. Il filo conduttore è sempre lo stesso: la trasgressione e la sensualità irrefrenabile che spesso viene manifestata in maniera molto accentuata dalle trans. Allo stesso modo, per fidanzati o sposi, la figura della trans diventa l’ideale elemento di rottura per quanto riguarda le solite attività sessuali che, con l’andare avanti degli anni, possono diventare noiose. I video porno trans, del resto spopolano ormai da tempo online e non meraviglia sentire uomini che si eccitano a vedere solo scene di donne che inculano i loro uomini con grossi falli di gomma.

Per quanto riguarda le donne invece, il mix tra femminilità e virilità risulta qualcosa che spesso attrae o perlomeno incuriosisce parecchio. Sotto qualunque punto di vista si voglia esaminare le trans, appare dunque evidente come negli ultimi anni sia riuscito a catturare le attenzioni un po’ di tutti. In un periodo dove l’apertura verso trasgressioni e le nuove esperienze sessuali è evidente, il “fenomeno trans” sembra aver trovato la sua dimensione ideale per crescere e prosperare.

Dal sesso sul lavoro… ai filmati porno in ufficio!

È accaduto in Nuova Zelanda: proprio come in un film porno, due dipendenti della compagnia assicurativa Marsh Ldt hanno scelto di mettere da parte pratiche e computer, per dedicarsi ad attività decisamente più… piacevoli!

I due amanti, però, erano focosi ma non troppo attenti: dimenticando la luce accesa, sono stati visti (e immortalati!) dagli avventori del pub di fronte. La notizia, così, è rimbalzata immediatamente fino ai dirigenti della compagnia e i due rischiano di perdere il posto.

Insomma, il luogo di lavoro si rivela un’inaspettata fonte di tentazioni: secondo un sondaggio, infatti, il 14% dei dipendenti ha fatto sesso in ufficio, di cui il 75% durante l’orario di lavoro, mentre il 49% ha semplicemente flirtato senza concludere.

A dimostrazione di ciò, esistono numerosissimi filmati hot ambientati proprio in ufficio, per non parlare del numero degli impiegati che, durante l’orario di lavoro, danno almeno una sbirciatina ai siti pornoDunque, che si tratti di uno studio legale, di un call center o di una ditta di assicurazioni, per trovare il proprio partner ideale… è bene farsi assumere!